“In un acquario si sopravvive, non ci si vive mai. “
Il segno dell’acquario, undicesimo nella lista delle figure zodiacali, è proprio di individui possessori di un irrefrenabile desiderio di esprimersi e di libertà. Questa volontà permette, ai più intraprendenti, di non adagiarsi sull’ordinario, ma di innovare rifiutando i noiosi canoni artistici.
Corrado Migliaro, noto ai più come CoCo, ha scelto questo segno per scrivere un nuovo capitolo della propria vita: il 24 Maggio rilascia per Universal, e la neonata BFM Music, “Acquario”.

La fruizione di questa inedita opera parte sin dal titolo, infatti l’ “Acquario” non corrisponde soltanto alla, già citata, voglia di libertà, ma è anche la sorta di “spazio vitale” in cui l’artista campano sopravvive ed analizza il mondo esteriore.
Corrado osserva, apparentemente impotente, quello che accade, << Vorrei vedere i miei amici, tutti un pò più felici.>>, ma è così distante che persino i suoi cari lo chiamano a gran voce ,<< quando esci?>>, ma egli è troppo lontano per poterli sentire .
CoCo immerso in questo luogo mistico, al riparo da chiunque, è tuttavia a proprio agio, cullato tra il desiderio di agire e la voglia di fuggire dalle bugie e dalla varie relazioni troppo difficili da gestire. Il filo conduttore romantico e più volte nostalgico è una purissima gemma, resa possibile dalle sontuose produzioni di D-Ross, Geeno, Yung Snapp, Dat Boi Dee capaci di confezionare il vestito ideale per la voce dolce e pacata di Corrado.
…ci autoconvince che la vita reale sia questa e finisca lì, tra le pareti di una vasca.
Abbandonarsi tra le pareti dell’acquario lascia in dono una notevole esperienza
alienante che, di conseguenza, porta a credere che l’esistenza sia entro quelle mura.
In 14 tracce CoCo restituisce a noi, “l’aldiqua”, la propria e unica testimonianza,
permeata dalla consapevolezza di essere rimasto in silenzio per troppo a lungo. Il
monologo dell’artista è interrotto solamente dalle voci di Gemitaiz, Mecna, Ernia e
l’onnipresente Luchè, primo fra tutti a credere nelle brillanti capacità di Corrado.
Io ultimamente sopravvivo e vivo sempre meno, ma sogno sempre più spesso il mare, sogno spesso casa mia. E so che a differenza di un pesce se voglio un giorno potrò ritrovarla…
Trovare la via di casa.
Vivere e non sopravvivere.
Uscire dall’immobilismo e ricominciare a scrivere, in prima persona, la propria storia.
È questa la promessa con cui termina “Acquario”. Una difficile missione il cui svolgimento si prospetta lungo e tortuoso ma, mosso così il primo passo, non impossibile da portare a termine.