JAZZMI 2025: Tutti gli artisti e il programma da non perdere

Okay, ci siamo. Pensavamo di aver visto tutto, di avere già il calendario in mano, e invece no. JAZZMI ha deciso di fare l’ultima mossa, quella dello scacco matto, e ha buttato sul tavolo i nomi che completano il puzzle della sua decima, fottutissima, edizione. E che nomi, ragazzi. Che nomi!

Stiamo parlando di leggende viventi che si aggiungono a un programma già da capogiro. Parliamo degli Arrested Development, capisci? I pionieri, quelli che hanno insegnato a un’intera generazione che il rap poteva essere consciente, politico e dannatamente funky, tutto insieme. E poi la classe pura, il fuoco sotto la cenere di una voce che è storia: Dee Dee Bridgewater. E ancora, il trombettista che sta scrivendo il futuro del jazz, Theo Croker, il sax torrenziale di David Murray, e il tocco magico di Jazzanova. Hanno completato il cartellone, e facendolo ci hanno tolto ogni alibi.

Perché, diciamocelo, a volte viviamo in una bolla. Ci chiudiamo nelle nostre playlist, nei nostri generi. Ma la musica, quella vera, se ne frega delle etichette. E avere la possibilità, qui, a Milano, di vedere sullo stesso palco artisti di questo calibro è un privilegio che non possiamo ignorare. Fermati un secondo e pensa a cosa significa poter uscire di casa e andare a sentire l’anima viscerale e tormentata di Bilal. O lasciarsi rapire dall’architettura sonora aliena di Flying Lotus, uno che ha smontato e rimontato l’hip hop e l’elettronica creando qualcosa che esiste solo nel suo universo.

Questo JAZZMI 2025 è davvero un’occasione da non perdere. È la possibilità di nutrire le orecchie e l’anima con il meglio che c’è in circolazione, senza barriere. È poter passare dalle vibrazioni africane dell’Orchestra Baobab all’incantesimo della chitarra di Mike Stern , fino ad arrivare a profeti moderni come Shabaka, che con il suo fiato sta ridisegnando le mappe della musica.

E la cosa che mi manda fuori di testa è che JAZZMI fa tutto questo con una naturalezza disarmante. Lo fa al punto da creare una serata, il 2 novembre al BASE, che sembra uscita da un sogno bagnato di noi di HHST. “TIME TO PLAY”. Prendono Sayf, i Funk Shui Project con Johnny Marsiglia e Ainè e li mettono sullo stesso palco. Non lo fanno per essere “giovani”. Lo fanno perché hanno capito. Hanno capito che il solco di un vinile di Herbie Hancock e il beat di un MPC non sono mondi distanti. Sono la stessa, identica, fottuta vibrazione.

Quindi, di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di un festival che per venti giorni trasforma Milano in un gigantesco club a cielo aperto, un parco giochi per chiunque ami la musica suonata con il sangue e con l’anima. È un invito a perdersi, a scoprire, a riscoprire. A uscire da un concerto dei Kokoroko e sentirsi rinati, a farsi stordire dai Blue Lab Beats e a tornare a casa con l’adrenalina a mille.

Lo so, lo so. Stai leggendo del JAZZMI su un sito che si chiama Hiphopstarztour e magari ti stai ancora chiedendo perché insisto tanto. La risposta è semplice: l’hip hop non è nato in un laboratorio. È nato per strada, prendendo il fuoco e l’anima di questa musica. Pensa ai tuoi producer preferiti, da J Dilla a Madlib, da Pete Rock a Premier. Da dove credi che arrivi quella magia? Arriva da qui. Arriva dal groove di un basso che non molla la presa, dal break di una batteria che ti spezza il collo, dall’assolo di un sax che grida più di mille parole. Andare a questi concerti non è tradire la nostra cultura. È il contrario. È andare alla fonte. È capire dal vivo perché quel campione ti fa muovere la testa. Proprio perché ami l’hip hop, non puoi perderti questa energia. È una masterclass, è la storia e il futuro che si parlano addosso.

JAZZMI 2025 – IL PROGRAMMA:

Lunedì 20 ottobre | JAZZMI PREVIEW
ore 21.00 | Teatro Arcimboldi
DIANA KRALL
Biglietti: da 69 euro + diritti di prevendita

Ami l’Hip Hop? Allora JAZZMI 2025 è un ordine, non un invito.

JAZZMI 2025 – IL PROGRAMMA:

Qualche bel concerto...